data | 19/07/2007 |
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nazione | Italia |
regione | Trentino Alto Adige |
area | Sella - Catinaccio - Sassolungo - Latemar |
valle | Val Gardena |
partenza | Passo Gardena |
quota partenza | 2122 m |
quota massima | |
quota minima | |
dislivello salita | |
dislivello discesa | |
lunghezza | |
difficoltà | EE |
Dal Passo Gardena seguire il sentiero n. 666, in direzione S lungo i pendii erbosi del Col de Frea. Dalla sommità del colle erboso si prosegue per i pendii detrtici in direzione SE, sotto le pareti del Sass da la Luesa e della Torre Campidel. Si risale ora lungo il vallone del Setus tra le pareti del Mur del Pissadù occidentale e il Campanile della Luesa. Nella parte finale il vallone si restringe e con dei tratti attrezzati con cavi metallici, si volge a SE fino a raggiungere il Masores Pissadù. In breve si previene al rifugio Cavazza al Pisciadù. Dal rifugio seguire il sentiero che scende in direzione S al Lago Pissadù, segnavia n. 666. Il sentiero continua in direzione S passando sotto le pareti della Cima del Pissadù. Un tratto attrezzato con cavi metallici porta alla Val de Tita e al culmine di questa, alla Sella di Val de Tita 2816m. Proseguire lungo la dorsale detritica, segnavia n. 649, in direzione SE fino a raggiungere la Forcella dell’Antersass 2830m. Da qui con un dei tratti attrezzati si scende al rifugio Boè. Dal rifugio seguire le tracce di sentiero che salgono in direzione S verso il Piz Boè. Si raggiunge un canale detritico che si risale fino a pervenire ad una cengia. Seguirla a destra fino ad un pendio detritico. Salire per esso lungo il sentiero che sale infine a tornanti alla Forcella dei Cacciatori 3110 m. Seguire ora la cresta S fino alla cima del Piz Boè, dove sorge il piccolo rifugio Capanna Fassa.